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negozi - la commessa

    la commessa   

5 marzo 2021

In questo post riprendo il discorso già iniziato delle attività commerciali che non hanno nessuna voglia di venderti la loro merce. Ho già portato alcuni esempi, l'elenco è lungo ma c'è spazio.

Avete mai letto il caso delle due farmacie di questo comune? Il post è questo. In questa occasione racconto invece un caso recente, anzi recentissimo. 

Per dare la lezione n.2 mi serviva un aggeggio elettronico, molto semplice, ma che non esiste sul mercato già pronto. Bisogna assemblare alcuni componenti elettrici, un lavoro molto facile che chiunque può fare da se ma ho preferito rivolgermi ad un commerciante di lunga data di saluzzo. Sicuramente il più noto del settore. Parlare direttamente con gli esperti del settore c'è sempre da imparare qualcosa. Cosi, nel mese di giugno 2020 vado nel suo negozio.

Gli spiego cosa mi serve e lui prepara il tutto. Due giorni dopo sono ripassato a prenderlo.

Poco prima di natale decido di ritornare nel negozio per comprare un po di materiale elettrico e di prenderne ancora uno. C'era solo la commessa, la signora Elda, già presente la volta precedente che mi informa della novità. 


Capisco immediatamente che non ha nessuna voglia di farlo

Si tratta di un lavoro di assemblaggio che porta via poco tempo, per un negozio che ha tutto l'occorrente a disposizione, una cosa da nulla, 15 minuti.

Mi dice che adesso è da sola e deve fare tutto dalle pulizie alla contabilità. Cosa dire. Le dico di fare il lavoro che lei è perfettamente in grado di fare in qualche ritaglio di tempo. Prima mi invita di andare da un elettricista e poi ci ripensa e dice che l'avrebbe fatto.

Le lascio i miei recapiti, email e telefono dicendo di contattarmi quando è pronto. Ripeto, pochi giorni prima di natale. Non avendo notizie per tutto il mese di gennaio ritorno in negozio l'8 febbraio.

Quando mi vede questa commessa tuttofare mi dice che ha affidato il lavoro ad un elettricista di paesana, pensate che fantasia, tutto il saluzzese si serve da loro e questa commessa come aiutante sceglie un elettricista dell'alta valle po. Avevano bisogno di sapere alcune cose e avevano provato in tutti i modi a contattarmi. Telefonate. messaggi. mail. Cosa avevano bisogno di sapere? Nulla che la signora non sapesse già. Le avevo spiegato il tutto in modo chiaro e poi la volta precedente prima di parlare con il titolare le avevo spiegato cosa mi serviva, quindi sapeva tutto e benissimo.

Inoltre lo ripeto si tratta di un lavoro di una semplicità totale.

Ma la cosa piu sorprendente è stato scoprire che questa signora è una gran bugiarda. Nel registro delle chiamate. nessun numero che riporta all'elettricista tanto meno al negozio, lei affermava che mi avevano contattato proprio dal negozio, figuriamoci poi una mail. 

Ritornato a casa le scrivo io. Si, questa mail. All'inizio della mail mi riferisco al fatto che poco dopo essere uscito dal negozio avevo provato a telefonare al numero di questo elettricista di paesana, il cui numero mi era stato appena dato. Nessuna risposta quindi gli ho inviato un messaggio. Leggetela



Dopo averla inviata, questa volta mi arriva la sua risposta e ricevo anche un messaggio da parte di questo suo presunto aiutante. Un messaggio chiaro. 

Il 26 febbraio mi scrive che è pronto. Cosa ne dite? Ottimo servizio, non trovate? Il signor Roberto, dal paradiso, per chi ci crede, sarà felicissimo di leggere questo post

Non sarebbe neanche il caso di sottolinearlo ma ritengo utile farlo. Il titolare era stato una persona seria, impossibile negarlo, che non aveva cercato scuse di qui e di là. Sicuramente non accettava ... suggerimenti da terze persone ma stranamente una volta deceduto la commessa si comporta in modo diametralmente opposto lasciando spazio a svariate domande che non avranno mai risposta

La centralina? Se la tenga pure.

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