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rewind - 1

26 maggio 2018

    rewind - 1   


come inizio è doveroso recuperare il mio primo post scritto nel mese di agosto 2011 sulla piattaforma splinder che chiuderà alla fine di quell'anno. Riprenderò il discorso nel novembre 2011, forzatamente, sull'attuale piattaforma di google. Lo riporto tale e quale era. Anche se mi sono sempre sforzato di essere il piu equilibrato possibile, i post originali saranno una fotografia del momento, del mio umore in quelle giornate disperate.

Il riportare i post originali cosi com'erano sarà un modus operandi che diventerà standard nei prossimi mesi


     
Questo è il primo post del diario che ho intitolato: "Il diario di un viaggio" e come sottotitolo "Il viaggio di Caterina"


1 - Mai avrei immaginato il giorno in cui ho aperto un blog su Splinder di dover scrivere a distanza di anni un diario come questo. Il racconto di un viaggio nel sudiciume più schifoso della società. Un viaggio davvero incredibile nelle modalità e nella sua dinamica. Oggi 14 agosto 2011 la storia è in corso e aggiornamenti continui saranno inseriti ogni qualvolta sarà necessario. Il tutto inizia una domenica di fine gennaio 2011 quando decido di far ricoverare mia madre, 83 anni, all'ospedale di Saluzzo (CN). Chiamo il 118 in quanto dava segnali di chiaro malessere, in realtà era solo l'influenza che aveva preso da me, null'altro, ma essendosi rifiutata di assumere il benchè minimo farmaco temevo questa circostanza. Una breve premessa. Mia madre prima di essere ricoverata camminava sulle sue gambe, mai usato un bastone, mangiava poco ma mangiava, dormiva la notte e cosa che poi successivamente si capirà, non ha mai urlato di dolore. Il suo più grande problema era il lasciarsi andare, la sua svogliatezza, il suo impigrirsi giorno dopo giorno dovuto a una macchina sempre stata in movimento che non accettava compromessi. Un calo psicologico, magari anche il bisogno di fare "un tagliando", per questo avevo preferito chiamare il 118 e non solo la guardia medica che le avrebbe dato qualcosa ma non di certo ricoverata ..... (continua)

2 - Ancora adesso subisco continue minacce lungo le strade, ho già subito alcuni tentativi diretti di farmi uscire di strada, nonchè un numero incalcolabile di piccole trappole con il solo scopo di creare un incidente. Di questo parlerò poi ampiamente in successivi capitoli. Tutto questo che sto ancora vivendo non mi ha affatto spaventato, non è solo in gioco il suo onore, è in gioco anche il mio e quello di buonanima di mio padre. Ho questo diario su diverse altre piattaforme, il motivo è evidente, tuttavia la piattaforma Splinder, anche per coerenza verso il mio passato virtuale, per essere in lingua italiana e tutto il resto, è la principale ...... (continua)

3 - .... nonchè quelli video seppur tardivi riescono ancora a rendergli onore com'è giusto che sia. Sono video dove lei grida di dolore, di sofferenza vera e non immaginaria, ..... messo in atto non tanto per colpire lei, una persona che ha perso completamente la memoria a breve ma per colpire me. Libera Mente. ..... (continua)

4 - .... la cosa è diventata una lama a doppio taglio per chi voleva farmi del male. E' pur vero che faccio una vita blindata da sei mesi, esco per farle una visita al mattino, mi sposto per le compere ma poi essendo solo rimango in casa. Non posso mettere a repentaglio la mia incolumità. Vedremo strada facendo .... (continua)


5 - Aggiungo queste righe a distanza di parecchi giorni da quando avevo scritto questo primo post. Adesso che ho lavorato davvero sodo con tutti questi file e ho trovato diversi servizi online su cui postarli, faccio una semplice osservazione. Riempiendo questo diario tocco con mano quanto l'idea sia stata vincente. L'ho fatto esclusivamente per rendere onore a una persona senza voce che il caso ha voluto fosse mia madre. Ma avrebbe potuto essere una persona qualunque. Ho concepito l'esistenza in modo lineare, il più semplice possibile e l'ho fatto perchè era l'unico modo per capire attraverso il continuo confronto, qual'era la strada più giusta da seguire. Le leggi sono nei codici ma poi la convivenza tra gli individui si basa su altri parametri. Per me è bastato applicare alla lettera un principio conosciuto a ogni latitudine, che non c'entra nulla con la religione. Non fare ad altri ciò che non vorresti fosse fatto a te. L'ho fatto tutti i giorni. E' stato facilissimo. Ha sempre funzionato, giuro.



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