L'anello mancante
Erano passati alcuni anni, non ricordo con precisione, quando venne assunto RENATO. Quel ragazzo vivace abitante nel mio comune che si era messo in evidenza in questo episodio. Curioso, vero? Con tutte le aziende presenti sulla piazza verrà a lavorare proprio nelle officine. Ma solo per qualche anno. Dire chi mi aveva rubato la bicicletta non sarebbe possibile, se lui o qualche suo amico, poco importa ma so quello che dico. La scuola professionale situata nel mio comune si chiamava INAPLI. C'era la possibilità di fare due o tre anni, a scelta. Io avevo frequentato tre anni ma era servita a qualcosa? Si, era servita agli insegnanti a prendere lo stipendio perchè io una volta assunto mi ero trovato sullo stesso livello di chi era andato a lavorare subito dopo la terza media. Gli studenti era pochi come numero e mi ricordo che quando era accaduto il fatto le voci tra studenti erano ben precise. Ma questo non bastava, le voci erano solo voci.
Mio padre aveva voluto fare denuncia dai carabinieri. Io l'avevo scongiurato in tutti i modi, glielo avevo detto in tutte le salse, lascia stare che perdiamo solo tempo ma lui era fatto cosi. Aveva un senso del dovere che ne ho conosciuti pochi come lui. Più che altro io avevo paura che la scuola, essendo a pochi mesi dall'esame si sarebbe vendicata e io ne avrei pagato le conseguenze. Invece come ho raccontato, sarà dopo la scuola che ci saranno delle conseguenze. Faccio una breve parentesi. Perchè mio padre avesse una fiducia cosi totale nelle forze dell'ordine non l'ho mai capito. Probabilmente c'era qualche motivo, qualche episodio che io non ero a conoscenza, nel suo passato che lo portavano a ragionare in questo modo. Se il risultato della denuncia aveva prodotto zero circa un anno dopo quando io ero già stato assunto in casa nostra entrarono dei ladri. Io non ero presente perchè in fabbrica mentre mio padre e mia madre erano andati al mercato del comune dove portavano regolarmente la verdura che coltivavano loro stessi con enorme fatica. La casa aveva porte e finestre vecchie, per i ladri non fu difficile entrare. Quasi sicuramente furono degli zingari o loro amici. Dico questo perchè gli zingari avevano relazioni molto strette con i possidenti terrieri della zona. In apparenza erano su sponde opposte ma nella realtà non mancavano i buoni rapporti. Tuttavia dicendo questo non voglio parlar male di una categoria di cittadini che ha le sue usanze, il suo modo di esistere di cui vanno fieri perchè sarebbe ingiusto. Zingari o non zingari i ladri ci sono sempre stati. Rubarono tutto il contante che mio padre teneva nascosto in camera da letto e poco altro perchè da prendere c'era poco. Anche in quel caso mio padre andò a fare denuncia e anche in quel caso risultato zero.
Ebbene ritornando a Renato all'epoca mancava un collegamento. Un prezioso collegamento. Per quale motivo la mia bicicletta nuova non era stata trovata? Domanda facile. L'ho già detto in precedenza, non si era mai verificato un furto in quella scuola, cosi mi aveva detto Garro, professione bidello. Quindi le biciclette stavano fuori. Mentre nel cortile interno lo spazio c'era in abbondanza. Incapacità dei carabinieri oppure perchè trovare l'autore sarebbe stato molto imbarazzante? A quel tempo non potevo sapere, tutto doveva ancora accadere. Ma nel caso della seconda ipotesi mancava un anello a dir poco strategico. Un anello di congiunzione tra Renato e i carabinieri. Quell'anello mi sarà servito su un piatto d'argento. Lo racconterò più avanti. Anticipando dico solo una cosa. Che tipo di persona potrebbe essere colui che aveva il potere di condizionare una delle massime autorità dello Stato? Soltanto uno. Un politico. Il quale è in grado di influenzare non solo privati ma anche dipendenti dello Stato.
Poco per volta il puzzle diventerà sempre più preciso.
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