21 settembre 2018
minacce - 3
in questo post ritorno nella casa di riposo e racconto il divertimento quotidiano da parte delle operatrici. Mia madre venne portata in quella casa di riposo l'11 febbraio 2011. Purtroppo non posso far vedere nulla dei primi mesi perchè non avevo nessun mezzo audiovisivo. Una cosa che non mi perdonerò mai. Quando mi porterò dietro la videocamera le cose cambieranno di molto e tutto sarà meno diretto. Un po come i pedoni che in assenza di videocamera ti attraversavano la strada a 2 metri davanti mentre dopo i metri erano diventati 20, stesso discorso di quelli che ti aprivano le portiere delle auto.
Quindi racconterò il divertimento a parole. Le situazioni erano cosi tante nell'arco di un solo giorno che a un certo punto una volta rientrato a casa registravo un file audio con il riassunto della giornata.
Il primo esempio riguarda il momento in cui portavano la merenda intorno le 16. A scelta c'era il succo di frutta, la cioccolata, il cosidetto fruttino che consisteva in una confezione di frutta macinata. Ad alcuni veniva data anche della frutta fresca. Specifico che per i primi sei mesi sono sempre andato al pomeriggio mai mancando un giorno. Quando arrivavano le due operatrici con il carrello i ricoverati con le carrozzine gli andavano incontro. I primi due giorni a mia madre venne dato il succo di frutta poi dal terzo un bicchiere d'acqua. Io osservavo e basta. Mai chiesto nulla. Notai immediatamente che questa strategia funzionava a meraviglia. Le operatrici che si divertivano a chiedere a questo o quello cosa volevano erano libere di divertirsi. Una operatrice era presente tutti i giorni mentre le altre cambiavano spesso. Nel diario originale chiamerò questa operatrice "quella del zuggo".
Si divertiva cosi tanto a chiedere "vuoi del zuggo Giovanni, vuoi del zuggo Maria e via dicendo. Lasciai passare un mese poi una domenica, la prima volta che questa operatrice non era presente, marzo 2011, distribuita la merenda andai in cucina a chiedere in modo brusco come mai non avevano dato il succo di frutta a mia madre. Fu la prova del divertimento. Un'operatrice prese immediatamente un bicchiere, lo riempi' e glielo portò.
Dopo qualche minuto suona il telefono interno. Qualcuno era in ascolto a distanza. Una delle operatrici verrà a scusarsi che non le avevano dato il succo di frutta perchè era diabetica. Pensate, mia madre non ha mai avuto il diabete in tutta la sua vita, una volta arrivata nella casa di riposo sarebbe diventata cosi diabetica da non poter bere neanche un succo di frutta. Il giorno dopo cambieranno tutto. Installeranno una tenda tra la stanza dove mangiavano e il corridoio. I ricoverati saranno posizionati al loro posto a tavola e non sarà più permesso entrarvi. Nei giorni seguenti il divertimento avrà un'altra variante che racconterò in altro post
L'immagine che ritrae quella del zuggo è tratta da un bel video in un giornata del 2013 in cui a questa operatrice erano saltati i nervi. Lo farò vedere integrale, senza censura, al momento giusto.
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