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2 settembre 2025 - L'incrocio

        L'incrocio        

C'è un punto preciso nel mio comune che non aveva eguali come personaggi abitanti a distanza di 50 metri l'uno dall'altro. Questo che vedete

Ci passavo tutti i giorni, 4 volte ogni giorno se non di più. Per qualche settimana, dopo che era stato assunto davo un passaggio gratuito a RENATO, che mi aspettava bordo strada mentre alcuni anni dopo invece darò un passaggio sempre per qualche settimana a un nuovo assunto che si chiamava MORIGGI. Anche lui lavorerà nelle officine per un breve periodo e poi dopo andrà a prendere lo stipendio nei Vigili del fuoco. Inoltre proprio in quel punto abitava un idraulico, quello che ci aveva fatto l'impianto del riscaldamento quando mio padre aveva ristrutturato una parte dell'edificio. In che periodo? Nello stesso anno in cui ero stato assunto. Un personaggio chiave, un anello della catena molto rilevante. A 50 metri, abitava il muratore che aveva eseguito i lavori. Anche lui si chiamava MORIGGI.

Tuttavia quell'incrocio lo voglio citare per un motivo che non sono mai riuscito a decifrare. Un episodio molto grave che avrebbe potuto cambiare il mio destino. Rincasavo sempre puntuale dopo le ore 18 quando vedo in lontananza un gruppo di persone che attraversava a piedi proprio quell'incrocio. Uomini e donne. Avevano attraversato la strada in ordine sparso, li tenevo d'occhio già da lontano perchè non erano molto educati. 

Non sembravano persone locali ma forestieri. Le signore avevano due dita di trucco sulla faccia, tutti vestiti eleganti. Magari gli abitanti di quella strada laterale avrebbero potuto dire di più ma non sapevo a chi chiedere. Quando ero a distanza di pochi metri un bambino/a esce dal gruppo e balza davanti il mio bolide. Frenato di brutto e non l'ho toccato per pochi centimetri. Mi sono sempre chiesto, una schifezza di madre come quella del bambino/a avrebbe mai potuto NON CUSTODIRE il proprio figlio al fine di essere investito? Certamente si. 

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