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8 luglio 2025 - I burattini

       Burattini     

Nella stesura del diario alternerò episodi accaduti nell'azienda con quelli della mia vita al di fuori. Quelli accaduti al di fuori dell'azienda saranno in numero di gran lunga superiore anche perchè i fatti più rilevanti accaduti nell'azienda erano accaduti nei primi e negli ultimi anni. Incomincio con il primo.

I burattini. Quanti andrò a raccontare! Queste persone ben integrate nella società si sono rivelati tanti anelli di una sola catena. L'esempio migliore per comprendere il discorso è quello di una piramide. Ogni burattino aveva una controparte, sempre invisibile, ovviamente. Collegati l'un l'altro non importa in quale zona geografica erano residenti oppure quale sia stata la loro professione. E' stata questa lettura dei fatti accaduti nel corso degli anni a permettermi di decifrare singoli episodi apparentemente isolati magari accaduti anni prima. Il mio è stato un continuo affinare la percezione dei dettagli, la capacità di distinguere il vero dal falso. Cosa di primaria importanza. Il modo di ragionare deve essere semplice, snello, agile. immediato. Il superfluo non deve esistere. Solo una lettura dei fatti senza ipocrisie è importante. E poi la memoria mi è stata di grande aiuto. Non quella che permette di imparare a memoria l'intera enciclopedia ma quella dinamica, in continuo cambiamento con la vita stessa.

Il primo che devo citare, pur essendo paradossale dirlo, era stato il mio migliore amico di quei primissimi anni in fabbrica. Per un periodo relativamente breve. Ma non lavorava in quell'azienda. Vivevamo in simbiosi tutti i giorni. Una persona moderna in un paesello di campagna. I suoi genitori erano i proprietari dell'unico bar della frazione. Arrivavano da una paesello vicino Savigliano. San Salvatore. Lo stesso da cui proveniva anche il parroco Don Antonio citato nel diario alcune volte nel periodo della casa di riposo. Don Antonio aveva lasciato il paesello per fare il missionario in Africa ma una volta ritornato in Italia, con tutte le parrocchie presenti, per chissà quale motivo, diventerà proprio il parroco della frazione. 

A quel tempo il bar era un ritrovo per tanti abitanti. A tutte le ore della giornata. Sopratutto la sera dove il giocare a biliardo oppure il giocare a carte attirava molte persone. Ma quella nostra amicizia cosi rara a qualcuno non piaceva. Saranno i fatti a dirlo. Se io avevo trovato lavoro a Manta lui l'aveva trovato a Lagnasco in una distilleria. Ci resterà per tutta la vita. Il lavoro nel bar non faceva per lui. Oltre ai genitori c'era anche la sorella Adriana, di poco piu grande. Aveva preso molto come carattere dalla madre sempre in cucina. Una famiglia con la quale mi trovavo molto bene. Meglio che a casa mia. La prima vacanza a Rimini, ci eravamo andati proprio con la sua piccola utilitaria. Io, lui e Diego, un collega che lavorava con me. Farò vedere piu avanti alcune foto. Entrambi eravamo attratti dal nuovo in un paesello dove i nostri coetanei passavano il loro tempo libero a sfottersi a vicenda. Per loro era il massimo. Ci piacevano i simboli commerciali di quel tempo. Gli avevo trasmesso la passione per la musica, per la fotografia. Come me non fumava e non beveva alcolici, casa sua era un bar, in una età dove le trasgressioni sono facili. In breve vivevamo in simbiosi. Una cosa che non si ripeterà mai piu'.

Ma in modo del tutto inspiegabile, senza mai aver avuto discussioni quell'amicizia finirà. Il suo bel carattere, la sua grande disponibilità erano anche un punto debole da sfruttare. Qualcuno aveva fatto in modo che le nostre strade si dividessero. Qualcuno, ma chi? Dopotutto un bar come il suo era un porto di mare. La cosa fu molto semplice. Incominciò a frequentare una ragazza abitante poco distante. C'è qualcosa di strano? No. Era diventato irriconoscibile. Una metamorfosi non possibile dall'oggi al domani senza un condizionamento da parte di qualcuno. In questi casi non puoi fare nulla. L'amicizia come la nostra non era un contratto. Ci siamo frequentati anche dopo ma in modo saltuario. Quell'amicizia unica, potente era finita per sempre.

Ma il finale della storia quando lo racconterò non sarà divertente per lui. Per nulla. Lo anticipo soltanto perchè le cose da raccontare prima sono davvero tante essendo stato un anello della catena molto importante.

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